LA FAMIGLIA CHAUVENET DI ROVERBELLA – L’ALBERO GENEALOGICO

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BELLEI ANDREA
7/11/2024

LA FAMIGLIA CHAUVENET DI ROVERBELLA – L’ALBERO GENEALOGICO

Data ultima modifica: 06/01/2025

La famiglia Chauvenet è stata per circa 120 anni una tra le famiglie più note e importanti del comune di Roverbella.
Il primo capostipite fu Giovanni Regis Chauvenet, dai natali francesi e venuto in Italia probabilmente a seguito della campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, cui si deve l’acquisto nel 1815 della oggi storica dimora “Villa Chauvenet”.
Ritratto di Giovanni Regis Chauvenet di Giovanni Fiamminghi - olio su tela - 1843 - Roverbella -  collezione di Monica Vaccari
La villa Chauvenet a Roverbella in una foto d'epoca
Da lui si sono susseguiti per altre due generazioni altri illustri personaggi della famiglia che hanno svolto ruoli primari nella vita pubblica di Roverbella.
Il primo tra questi fu l’ing. Giovanni Pietro Chauvenet, l'unico figlio del capostipite, che nella sua lunga vita si trovò dapprima coinvolto nei moti rivoluzionari del marzo 1848 per aver preso parte al Comitato Comunale di Roverbella per la causa del Governo provvisorio. Dedito ad una proficua attività di amministratore di fondi agricoli e di ingegneria civile, si trovò a rivestire anche ruoli attivi nell’amministrazione comunale in qualità di Deputato Comunale prima, di Assessore poi e infine di Sindaco, carica quest’ultima che mantenne sino alla morte avvenuta il 3 marzo 1900.
Necrologio della morte dell'ing. Giovanni Pietro Chauvenet - Gazzetta di Mantova del 3-4 marzo 1900
Gazzetta di Mantova del 4-5 marzo 1900
La Gazzetta di Mantova riportò la notizia dei suoi funerali con il seguente articolo:
"Roverbella, 5 - Oggi, alle 14, hanno avuto luogo i funerali del compianto cav. ing. Giovanni Chauvenet, sindaco di questo Comune e solo da pochi mesi nominato da Sua Maestà, cavaliere della Corona d'Italia. Essi riuscirono, come era da prevedersi, imponenti per concorso di popolo e per le numerose rappresentanze di società e di comuni.
Il corteo mosse preceduto dalla banda musicale del luogo: seguivano le società operaie di Roverbella e di Canedole coi rispettivi vessilli. Indi le scuole condotte dai docenti. Come ultima volontà del defunto, sulla bara portata a spalle da otto dipendenti era deposto un modesto mazzo di sempreverdi del suo giardino. Formavano due olezzanti siepi moltissime corone di splendidi fiori, portate a mano, fra le quali notammo quella della moglie, dei figli, dei nipoti, della Giunta Municipale, del paese, degli amici di Roverbella, della Società operaia, del barone Raimondo Franchetti, della famiglia Foresti, della Banca Agricola Mantovana e molte altre che mi sfuggono alla mente e per cui chieggo venia ai dimenticati.
Ai cordoni stavano i sig. Hannau, il colonnello Tinelli, il sig. Masė Dari e Davico, rappresentante dal barone Franchetti. Accasciato dal dolore seguiva da presso la bara il figlio dott. Giovanni che, con supremo sforzo d'animo volle accompagnare all'ultima dimora, l'adorato genitore. Compiva il corteo uno stuolo numeroso d'amici di qui, di Mantova, di Verona e di paesi circonvicini, insieme ai rappresentanti di molti paesi. Al camposanto diedero l'estremo saluto all'estinto, il nostro arciprete don Calisto Cavalieri ed il signor Masè Dari, che ne ricordarono le doti preziose come padre, come cittadino e come sindaco.
Alla moglie, ai figli ai parenti tutti, valgano di conforto, se anche lieve, le sincere attestazioni d'affetto che un popolo intero oggi volle tributare alla memoria del venerando estinto."

La sua famiglia fu prolifica. Ebbe infatti 6 figli, 3 maschi e 3 femmine.
Il maschio primogenito fu Cesare Chauvenet, di professione avvocato.
Suo figlio, il dott. Giovanni Chauvenet, fu a sua volta Sindaco di Roverbella dal 1910 al 1912.
Il terzogenito fu l’ing. Achille Chauvenet che seguì le orme del padre rivestendo diversi incarichi in qualità di ingegnere civile per conto dell’Amministrazione Comunale di Roverbella.
A lui si deve anche la progettazione e la realizzazione del nuovo campanile della chiesa parrocchiale del capoluogo(1).
Con il fratello Carlo acquistò nel 1897 la centralissima villa Gobio.
Roverbella in una cartolina fotografica ante 1922
Fu il primo presidente nel 1911 del Comitato promotore “Pro irrigazione di parte dei territori dei comuni di Roverbella, Marmirolo e Valeggio”, con lo scopo di portare l’acqua del Mincio alle terre di Valeggio S/M, Marmirolo e a quelle aride e sassose di Malavicina e Belvedere tramite la seriola di Salionze(2).

Riportiamo in allegato una prima versione dell’albero genealogico della famiglia Chauvenet di Roverbella, partendo dal primo capostipite in Italia e seguendo via via la cascata della sua numerosa progenie.

Andrea Bellei,

ottobre 2024

Fonti:

Genius Loci – Figure e vicende delle terre del Mincio e della risaia – a cura di Maurizio Bertolotti e Marida Brignani – Publi Paolini – Mn – 2015.

Note raccolte, ordinate ed ampliate a cura del parroco don Franco Ciresola – novembre 1990.

Roverbella 1848 – La rivoluzione in un paese di campagna – Maurizio Bertolotti – 1999. 

Gazzetta di Mantova del 06-07/03/1900.

https://antenati.cultura.gov.it/

Roverbella –Storia dell’architettura dei cinque cimiteri del territorio roverbellese – Brunelli Enrico e Lorenzi Luca – Corso di storia della città e del territorio proff. Carlo Togliani e Luciano Roncai – Politecnico di Milano – 18/02/2011.

https://gw.geneanet.org/gtonazzi

http://www.museodiffusodelrisorgimento.it/roverbella-villa-gobio.html

Note:

1) https://storiaroverbella.webflow.io/articoli/il-nuovo-campanile-della-chiesa-parrocchiale-di-roverbella

2) I primi studi di fattibilità di questa nuova opera idraulica iniziarono già dal 1875. Dopo la fine della prima guerra mondiale, da ciò che restava Comitato promotore “Pro irrigazione di parte dei territori dei comuni di Roverbella, Marmirolo e Valeggio”, sorto nel 1911, si costituì nel 1920 il nuovo “Consorzio irriguo di Roverbella ed Uniti” presieduto dal dott. Roberto Tonazzi.

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