LIVERANI TANCREDI - Faenza (Ravenna) 1837 - Londra 1890
Figlio d’arte, si formò sotto la guida del padre Romolo e, a partire dal 1855, collaborò con lui nelle imprese decorative e scenografiche dell’Umbria e delle Marche. Resosi autonomo, fu attivo a Roma e successivamente anche in diverse città europee e americane. Oltre a lavorare come scenografo, dipinse piccole vedute, in cui la sua spiccata vocazione verista si combina con suggestivi elementi di fantasia, che si rifanno ai modelli paterni e alla pittura nordica di gusto romantico conosciuta nel corso dei soggiorni all’estero. Fu fervido patriota prima e ufficiale garibaldino a Mentana poi.
Abile vedutista quale era, ce lo immaginiamo girare per l’Italia, magari con un banco ottico, e produrre un gran numero di immagini di luoghi e città, proprio quando queste stavano per trasformarsi in maniera radicale e in un momento nel quale la fotografia era solo agli albori.
Ci ha lasciato centinaia di disegni a matita, ritoccati con penna ad inchiostro grigio, talvolta acquarellati, in vari album da disegni.
In particolare la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma custodisce tra gli altri un suo album dal titolo “Vedute di Mantova… ; Vedute di Padova” che mette a disposizione in libera consultazione in rete(1).
Tancredi si ferma a Mantova nel 1854 e produce una cinquantina di disegni acquerellati. Il disegno è rigoroso e veloce, così come deve essere. Alcuni ci colpiscono perchè parlano di una città che non esiste più; altri perchè ci permettono di comprendere alcune trasformazioni su monumenti che conosciamo bene.
Cosa ci facesse a 17 anni nel 1854 Liverani Tancredi nelle nostre terre si può quindi supporre, sempre a caccia di scorci e di vedute da documentare. Forse, chissà, anche, in cerca di notizie di moti rivoluzionari… Probabilmente seguiva il padre, allora impegnato per vari teatri del Veneto (Venezia, Padova, Vicenza, Verona) e che nel tardo autunno del 1854 si trovava a passare anche per Mantova.
A Roverbella ha prodotto tre singolari e inedite vedute che riporto di seguito:
Veduta 1:
Titolo: Roverbella. Paese del Territorio Mantovano come nel 1854 / Tancredi Liverani
Datazione: 1854
Descrizione fisica: 1 disegno: matita, penna, inchiostro grigio acquerellato; 200x271 mm
Fa parte di: [Album di vedute] Tomo Quar[a]ntesimo... Tancredi Liverani 76
Note: Titolo e datazione si ricavano da nota manoscritta dell'autore sul verso della tav. 75 - Sul verso titolo della tav. 77.
Abstract:
Veduta del retro della Chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria (?). La chiesa è vista dal lato della navata laterale sinistra, al centro svetta il campanile medievale (che non trova corrispondenza con l'attuale campanile). Sulla destra il Municipio. Sul verso della tav. 75 schizzo a matita per una bifora del campanile.
Ente di appartenenza: Biblioteca nazionale centrale di Roma
Segnatura: DIS. 2.Liv.6. 2-118; Identificativo: BVE0724543
Veduta 2:
Titolo: Parrocchia di Canedole sul Mantovano il campanile ridotto a torre... / Tancredi Liverani
Datazione: 1854
Descrizione fisica: 1 disegno: matita, penna, inchiostro grigio acquerellato; 200x271 mm
Fa parte di: [Album di vedute] Tomo Quar[a]ntesimo... Tancredi Liverani 77
Note: Titolo e datazione si ricavano da nota manoscritta dell'autore sul verso della tav. 76.
Abstract:
Veduta della Chiesa di San Martino vescovo e della torre di Canedole. In primo piano è rappresentato un parco di proprietà del Signor Gricolati da Verona come informa l'Autore; in secondo piano al centro la chiesa e la torre. Sul verso della tav. 76 a penna e in corsivo: "Parocchia di Canedole sul Mantovano il campanile ridotto a torre negli Affari del 48. come nel 1854. / con vista posteriore del Parco de Sig.re Grigolati di Verona".
Ente di appartenenza: Biblioteca nazionale centrale di Roma
Segnatura: DIS. 2.Liv.6. 2-118; Identificativo: BVE0724544
Veduta 3:
Titolo: La villeggiatura detta Canedole de Sig.i Gricolati di Verona come del 1854 / Tancredi Liverani
Datazione: 1854
Descrizione fisica: 1 disegno: matita, penna, inchiostro grigio acquerellato; 200x271 mm
Fa parte di: [Album di vedute] Tomo Quar[a]ntesimo... Tancredi Liverani 78
Note: Titolo e datazione si ricavano da nota manoscritta dell'autore in basso al centro - Sul verso titolo della tav. 79.
Abstract:
Veduta della Corte Grande di Canedole. L'attuale impianto della Corte è frutto di diversi ampliamenti promossi dai baroni Franchetti, proprietari dal 1876 al 1938. Non è stato possibile trovare notizie sui Signori Gricolati ricordati da Liverani nel titolo. In basso a sinistra sotto il titolo a penna: "arcate N. 30", "arcate N. 20" (misure ripetute a matita sopra); a matita "Canedole S. Gricolati".
Ente di appartenenza: Biblioteca nazionale centrale di Roma
Segnatura: DIS. 2.Liv.6. 2-118; Identificativo: BVE0724545
Le tre vedute non possono non porci degli interrogativi.
La veduta 1 ci propone la piazza Garibaldi di Roverbella con fronte il Municipio e a sinistra la chiesa parrocchiale. Ma quel campanile da dove viene? Non sarà ancora quello della vecchia chiesa preesistente ante 1758? Io credo proprio di si.
La veduta 2 mostra un parco, il parco padronale che a memoria era posto dietro la corte Grande di Canedole: già esisteva nel 1854, con la palazzina Donesmondi ….
E analogamente, già nel 1854, la veduta 3 ci presenta una Corte Grande di Canedole completa nei suoi splendori e nelle sue articolate architetture che ancora oggi la contraddistinguono.
E questo almeno 20 anni prima della presa di possesso della stessa corte da parte della Baronessa Sara Luigia De Rothschild moglie del Barone Raimondo Franchetti senior (26/04/1876).
Evidentemente ai signori Grigolati da Verona e loro eredi, primi proprietari laici del fondo di Canedole sin dal 1784, sarebbe opportuno dare maggior risalto circa il ruolo che hanno avuto nell’economia e nello sviluppo stesso della frazione di Canedole.
Una storia ancora tutta da scoprire ed indagare.
Andrea Bellei,
Ottobre 2022
Fonti:
http://www.istitutomatteucci.it/dizionario-degli-artisti/liverani-tancredi
Note: