ROVERBELLA NEL PERIODO ROMANO

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BELLEI ADRIANO
19/3/2022

ROVERBELLA nel periodo Romano

Le ricerche sistematiche di superficie del "Gruppo di Ricerca e di Tutela della Storia Roverbellese" sul nostro territorio, oltre ad abbondante materiale dei periodi preistorici, hanno restituito copiosi reperti anche del PERIODO ROMANO.

Di questo periodo, fra l'altro, è noto quella specie di "piano regolatore" che va sotto il nome di Centuriazione romana che comportava spesso lavori idraulici, disboscamenti, messa a coltura di vaste aree incolte, sistemazione di reti viarie (famosa nella nostra zona la Via Postumia che attraversa la parte Nord-Ovest del roverbellese), costruzioni e ristrutturazioni di impianti urbani e di insediamenti minori.

La centuriazione consisteva nella misurazione e nella divisione regolare di un territorio in grandi appezzamenti quadrati: le centurie. A sua volta la centuria veniva suddivisa in parti uguali che venivano assegnate ai possessori per lo sfruttamento.
Le fattorie distribuite sul territorio avevano ampiezza variabile, a volte modeste ma a volte vere aziende agricole: le villae. Nella villa, dove spesso il proprietario non abitava stabilmente, si poteva distinguere la 'pars urbana" (l'abitazione del padrone, spesso lussuosa) e la "pars rustica" (gli alloggi della manodopera, gli impianti di produzione e di magazzini).

Relativo alle presenze abitative sul territorio è il formarsi di aree di necropoli più o meno estese. Il territorio di Roverbella, con molta probabilità, era compreso nel perimetro dell'agro mantovano. Varie sono le zone dove sono stati trovati reperti archeologici che testimoniano del popolamento della nostra zona nel periodo romano. Gli edifici sembrano, in taluni casi, aver posseduto zone residenziali di tutto rispetto. Tessere di mosaico, raccolte nei siti dopo le arature, testimoniano l'esistenza di pavimenti musivi; basamenti di colonne marmoree invece fanno pensare a bei colonnati. Una piccola testa di marmo africano ritrovata in SL3 è segnale di giardini abbelliti da sculture, secondo la moda del tempo. Anche una bella scultura bronzea, raffigurante la dea fortuna, con tanto di cornucopia, ci fa supporre la presenza di ville di facoltosi proprietari.

I frammenti di materiale ceramico raccolti nei vari campi comprendono, oltre alla ceramica comune ed alle anfore, anche ceramica fine da mensa quale la "terra sigillata", cioè ceramica con elementi decorativi a rilievi o impressi, di vari tipo. Tra il materiale laterizio, degno di nota è il ritrovamento di un frammento di tegolone manubriato recante un bollo con la scritta, a lettere rilevate, "C.V. TACAS".

Le notizie dei i ritrovamenti che si riferiscono a necropoli, riguardano, fino ad ora, sempre "tombe alla cappuccina".

Una attenta ricerca e la non dispersione dei materiali consentirà, in un prossimo futuro, di delineare con accuratezza la distribuzione, nel roverbellese, della presenza umana in un periodo lungo ed importante della storia quale l'epoca romana.

Autore : BELLEI Adriano
Redattore : DORIA Gianmarco

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