In quell’anno infatti (Torelli “Archivio Capitolare” doc. n. XX) ci è documentata una vertenza in cui vengono prodotte disposizioni testimoniali relative a terre poste in “Roverbella” e soggette a pagare un canone d’affitto alla Pieve di Porto.
Si riporta, in ordine cronologico, l’anno della prima citazione di tali località: - anno 997 - Canedulo (diploma imperatore Ottone III); - anno 1037 - Castion (diploma dell’imperatore Corrado II che soggiornava a Canedole); - anno 1182 - Roverbella (Torelli “Archivio capitolare” doc. n. XX); - anno 1190 - Prestinaria (archivio di S. Andrea pag.54); - anno 1292 - Dosso (A.S.MN A.G.b.n.71); - anno 1370 - Pelaluco (A.S.MN. A.G. b.n. 2374); - anno 1374 - Mussolina (A.S.MN. A.G. b.n. 2374).
Nel 1544 e nel 1546, Mons. Marno, già vicario del cardinale Ercole Gonzaga che resse la chiesa mantovana dal 1520 al 1536, descrive con meticolosità le varie parrocchie del roverbellese e, tra l’altro, ne elenca le “animae a comunione”(persone che potevano ricevere la comunione): “Canedulo n. 586; Castion Mantuano e Pelaloco n. 500; Roverbella n. 308; S.Lucia n. 30".