AURELIO NORDERA SCULTORE

TUTTI GLI ARTICOLI
FERLISI GIANFRANCO
Creazione:
22/11/2025
Ultima Modifica:
22/11/2025

AURELIO NORDERA

Un artista padano tra secondo Novecento e nuovo millennio

Cazzano di Tramigna, Verona, 1 febbraio 1933 – Mantova, 17 giugno 2012
Aurelio Nordera (1933–2012) è stato uno degli scultori più originali della scena padana tra secondo Novecento e nuovo millennio.
La sua opera, nutrita dall’etica severa del mestiere e da un’idea alta della cultura, si radica nella tradizione plastica italiana ma la reinventa in una dimensione poetica che fonde arcaico e contemporaneo, peso e respiro.
Dalla formazione modenese, dove conosce la lezione di Donatello, Rossellino e dei “primitivi” quattrocenteschi, Nordera trae la convinzione che la scultura non debba rappresentare, ma incarnare: diventare incontro tra materia e spirito, gesto e destino.
Le prime prove in terracotta e bronzo mostrano già un linguaggio saldo, capace di rendere la forma luogo di tensione interiore.
Negli anni Ottanta e Novanta l’artista apre il suo percorso alla leggerezza, indagando la capacità della materia di farsi aria, vibrazione, soffio. Nascono così le Vesti scompigliate e poi il ciclo delle Figure Controvento, in cui il panneggio diventa vela e lo spazio entra nell’opera come forza generatrice.
Aurelio Nordera, porta bronzea della chiesa di S. Valentino a Marengo - Mn - 1988
La materia, smaterializzata, si lascia attraversare dal vento: il marmo si fa vibrazione luminosa, la terracotta si piega come un corpo animato dall’invisibile. I veli aderiscono alle figure come una seconda pelle d’aria, segnando la maturità di un linguaggio in cui l’energia è affidata alla forma che respira.
L’ultima stagione, dedicata alle sfere e a strutture volumetricamente più concluse, nel solco della cosmogonia, riprende antichi temi legati alla trasfigurazione dell’essenza del seme, dell’immagine del pianeta, di nucleo di luce, della forza del meteorite ma sottratti progressivamente agli echi del mito per cercare forme primarie, pure condensazioni della dimensione plastica. Nordera continua a interrogare il principio dell’origine, l’archè della materia, unendo memoria classica, spiritualità arcaica e sapienza del fare, ma con una maturità compositiva rinnovata e una lucidità espressiva definitiva.
La purezza delle superfici, il rigore dei volumi e l’analitica riduzione di ogni interferenza costituiscono l’ossatura di una grammatica visiva sempre più depurata, più essenziale, portata al grado più alto della sua necessità.
La scultura con Nordera diventa disciplina dell’anima e della materia, esercizio di verità, luogo in cui il mondo sensibile dialoga - senza mediazioni - con il cielo.
Aurelio Nordera - Busto di Giuseppe Verdi - piazza Verdi - Roverbella - Mn - 2001

Biografia

Nato a Cazzano di Tramigna (Verona), Aurelio Nordera ha vissuto e lavorato tra Mantova e la vicina Roverbella.
La casa-laboratorio di Nordera in via Roma a Roverbella
La sua formazione si svolge nella bottega della tradizione accademica locale, a Roverbella, presso Enos Passerini e prima con Giovanni Minuti, già arricchita dagli insegnamenti di Benito Boccolari e Marino Quartieri all’Istituto d’Arte “Venturi” di Modena.
Accanto all’attività di docente di disegno e storia dell’arte, Nordera si dedica con costanza alla ricerca plastica, privilegiando dapprima la terracotta e il bronzo, per poi giungere al marmo — materia che segnerà in modo decisivo la sua poetica.
Negli anni Sessanta, mentre prosegue una isolata ricerca che ha tra i referenti Arturo Martini, Manzù, Greco e Moore, e che rivela «personali convergenze con la figurazione arcaica e insieme classicheggiante del Novecento» (F. Bartoli), l’artista si dedica anche all’arte funeraria e sacra, con committenze pubbliche e private.
Agli anni Settanta risale un’interrogazione della materia volta più ai problemi della forma che alla trasmissione dei contenuti.
Negli anni Ottanta Nordera sperimenta categorie inconsuete della scultura — il movimento, lo slancio, la leggerezza — sfidando la compattezza statica del marmo. Questa ricerca si intensifica nel decennio successivo, quando la materia, trasfigurata, si fa vento, volo e fuoco: un gioco di volumi dinamici e di piani mossi dalla luce.
Aurelio Nordera - Busto di Giuseppe Verdi - particolare - piazza Verdi - Roverbella - Mn - 2001
Su questa esplorazione dei volumi e delle variazioni luminose egli insiste negli anni Novanta, accentuando il processo di “trasfigurazione” della materia. Sono gli anni in cui la fantasia dell’ala si tramuta in quella dell’aria, come se un soffio divino animasse la pietra.
Come ha scritto Francesco Bartoli, Nordera «infonde uno slancio vitale al corpo sottratto alla figurazione e rimaterializzato nelle forme cave dei panneggi, delle vesti scompigliate, con la forza dell’illusione e la perizia dell’artefice».
L’intensa produzione plastica è accompagnata da un corpus di disegni che non costituiscono semplici esercizi preparatori, ma autonome indagini formali, rivelatrici di quella cura del comporre che si manifesta anche nella rapidità essenziale del segno.
I bronzi del ciclo Controvento rivelano l’eleganza di un movimento al quale le figure femminili velate si abbandonano, come in un abbraccio, metafora stessa della scultura.
Nel marmo, la purezza della linea e della forma plastica mostra consonanze brancusiane, accanto agli espliciti rimandi ad Arturo Martini. Attraverso il recupero di Wiligelmo e Niccolò, Nordera risale al purismo primitivista dei temi arcaici, rielaborati anche alla luce della scultura del secondo dopoguerra, e restituisce una visione del mondo insieme pagana e mistica.
Aurelio Nordera, Pietà, tomba Martelli - cimitero di Roverbella - 1998
Grazie a committenze pubbliche e private, Nordera ha realizzato opere sacre e funerarie, monumenti e arredi urbani.
Gli sono state dedicate numerose mostre personali e collettive, e ha ottenuto premi e riconoscimenti di critica, oltre a un vasto consenso di pubblico.
Molte sue opere figurano oggi in collezioni private e pubbliche, in Italia e all’estero.

Dott. Gianfranco Ferlisi

Critico e curatore d’arte

novembre 2025

Nota:

Nel novembre 2025 il comune di Roverbella - in collaborazione con il Gruppo di Ricerca e di Tutela della Storia Roverbellese e Falcinella Fine Art - ha promosso una esposizione temporanea di una cinquantina di opere di Aurelio Nordera provenienti da collezioni private presso l'Antica Dimora Conti Custoza - via Custoza 160 - Roverbella - Mn, sotto la curatela del dott. Gianfranco Ferlisi, storico e critico d'arte.

Altre notizie sulla sua figura:

https://aurelionordera.com/Home

https://www.lombardiabeniculturali.it/ricerca/?q=nordera

https://www.casadelmantegna.it/al-2023/archivio/nordera.htm

https://raccoltastampesartori.it/autori/nordera-aurelio

SCARICA  FILE
Nessuna foto da visualizzare in questa galleria.